Comunità Energetiche Rinnovabili: a che punto siamo in Italia? Il processo di creazione delle CER nel nostro paese ha riscontrato numeri positivi nella richiesta, occorre però rendere più agevoli le procedure degli incentivi. Lo scorso novembre, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dichiarato, secondo un primo bilancio temporaneo, che in poco più di sei mesi il nuovo meccanismo di incentivazione per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) ha raccolto oltre 360 richieste con impianti di 50 MW di potenza incentivabile, ossia 10 volte di più di quanto attuato con l’applicazione del meccanismo transitorio in oltre tre anni. Da questi dati, possiamo notare una situazione positiva rispetto alla richiesta di incentivi, ossia molto superiore a quanto ottenuto nei tre anni precedenti. È anche vero che gli obiettivi al 2027 sono ambiziosi (5 GW) e che pertanto sarà probabilmente necessario apportare delle correzioni all’attuale meccanismo al fine di renderlo ancora più fruibile. Il PNRR, che mette a disposizione fondi per 2,2 mld €, pone un obiettivo difficile da raggiungere se vengono mantenuti gli attuali termini dell’incentivo: scadenza domande al 31 marzo 2025 e limite dei beneficiari limitato ai comuni con meno di 5 mila abitanti. Qualora il legislatore aggiungesse delle condizioni che invece di limitare gli incentivi possano agevolarli, la situazione potrebbe giovare dei seguenti miglioramenti: aumento del numero di note esplicative e di supporto all’interno delle varie schermate del portale predisposto dal GSE per rendere la procedura più comprensibile; estensione della possibilità di ricoprire il ruolo di referente a una platea maggiore di soggetti; rendere pubbliche le configurazioni già attive sul territorio nazionale in modo da poter invogliare i potenziali membri della CER ad entrare nelle configurazioni già attivate, eliminando la necessità di costituzione di nuovi soggetti giuridici; fornire un maggior numero di FAQ che possano aiutare i soggetti interessati ad avere una idea più chiara del meccanismo e delle sue regole; PNRR: posticipare la data del 31 marzo 2025 almeno fino al 30 settembre 2025 e allargare la platea dei potenziali beneficiari a tutto il territorio nazionale (eliminando il limite dei Comuni sotto i 5 mila abitanti). Oggi, alle istituzioni è richiesto uno sforzo maggiore per poter mettere in moto il meccanismo virtuoso di incentivazione e diffondere la transizione energetica in tutto il territorio nazionale. Fonte: articolo “CER in salita” di Andrea Brumgnach, Vicepresidente di Italia Solare, su Qualenergia Tags: ambiente CER energia fotovoltaico incentivi PNRR rinnovabili solare Del: 22-01-25 Scritto da: Solarfast agrivoltaicoambientebiodiversitàenergiafotovoltaicogreenenergyincentiviprogressotecnologicorinnovabilisolaretransizioneenergetica 2025: l’anno degli impianti agrivoltaici. In partenza i primi impianti agrivoltaici su scala industriale. Eccone i benefici e le criticità. Leggi il post